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Annamaria: “Quello che sono oggi lo devo anche questa fantastica esperienza”

Sono Annamaria, ho 16 anni e quest’anno, per il quinto anno, ho partecipato alla settimana più magica dell’anno: il “Magic camp”, ispirato alla saga di Harry Potter.

Il primo anno ero una ragazzina timida e insicura e quello che sono oggi lo devo anche questa fantastica esperienza.
Ogni anno è meraviglioso tornare a Canazei, nell’hotel che ormai è casa. Ritrovare vecchi amici e incontrarne di nuovi, partecipare alle attività che ormai sono tradizione (come il quidditch, il trivia e ovviamente lo smistamento) e divertirsi scoprendone nuove, per esempio quest’anno ci sono state la serata cluedo, la serata in cui abbiamo guardato le stelle (solo chi c’era può testimoniare tutte le emozioni di quella sera, l’ultima sera) e abbiamo persino realizzato delle mandragore!
Inoltre da quest’anno abbiamo accompagnato le attività potteriane  non solo con l’inglese, ma anche con il multisport, che ci ha permesso di provare nuove attività e scoprire passioni inaspettate, come la danza irlandese.
Insomma, al “Magic camp” c’è spazio per tutto: quiz a tema, quidditch, scrittura e teatro, inglese, sport, divertimento, tantissime e emozioni e soprattutto amicizia.
Nel corso degli anni ho trovato al “Magic camp” tanti amici importantissimi, che saranno sempre presenti nella mia vita, ma, non ho dubbi, questa è stata la volta in cui il gruppo è stato più unito in assoluto. Il merito di ciò va a tutti i miei splendidi compagni e soprattutto a Giovanni, l’insegnante di quidditch e tutor, che, essendo stato uno dei partecipanti più presenti al camp negli anni scorsi, conosceva le grandi potenzialità di questa esperienza ed è riuscito a capire noi ragazzi e creare un’atmosfera magica e straordinariamente inclusiva.
Chi viene al magic camp non passa solo una settimana all’insegna delle proprie passioni, ma diventa anche parte di una famiglia che si allarga ogni anno, in cui nessuno, e dico nessuno, resta fuori.
Non ci sono parole per ringraziarvi di tutto quello che, attraverso le settimane al “Magic”, mi avete dato.