Sono arrivato al Camp pensando di divertirmi, fare lo stupido e basta. Ero convinto che non sarebbe servito a niente, che niente e nessuno sarebbe riuscito a entrare dentro l’oblio che ho dentro, mi ero anche promesso di non piangere e di non far vedere le mie debolezze.
Poi però qualcosa è cambiato, i Coach ci hanno fatto mettere di fronte alle nostre paure, ce le hanno fatte scrivere su carta ci hanno fatto scegliere se affrontarle o tornare indietro continuando e tenercele ancora sulle spalle come un pesantissimo macigno.
Be’ io ho scelto di affrontarle la sera del “falò delle paure”… ho preso coraggio, ho stretto i pugni (esattamente come il mio coach mi ha insegnato), dove c’e la mia energia e la mia forza, ho ammesso davanti al mio Team, o meglio, famiglia, ciò che è la mia vera identità… avevo una gran paura di restare solo e invece sapete cos’è successo? Quando mi sono alzato in piedi sono corsi tutti ad abbracciarmi e in quell’abbraccio io ci ho trovato la forza per sorridere, per essere veramente felice.
E io ora senza di loro, senza le ragazze, senza Dieghito, senza i tutor e i coach, soprattutto il mio coach Marco, non riesco più a starci. Sono diventati come una famiglia… il bene che provi dentro durante questa esperienza è una cosa immensa, indescrivibile.
Grazie veramente grazie a tutti.
Al prossimo anno, che ho ancora qualche paura da superare e qualche sogno da realizzare.