Parto con il dire che è stata una settimana meravigliosa, che ha permesso a tutte e tutti noi di acquisire conoscenze particolari ed interessanti.
Abbiamo capito come scattare al meglio una foto senza necessariamente utilizzare macchine costose, ma con un comune telefono (grazie Simone).
Siamo entrate nel dietro le quinte della programmazione social e video del nostro amato Michele (grazie Erika), e ci è stato spiegato come si organizzano concerti ed instore, attività che non sono sicuramente scontate e semplici (grazie Paso).
Ma non finisce qui! Abbiamo avuto la splendida opportunità di assistere dal vivo la registrazione di una canzone e di lavorare a tutti gli effetti con Michele proprio come fa solitamente con i suoi colleghi.
Grazie ad Helio e Marco abbiamo capito cosa significa essere dei manager e cosa bisogna fare per intraprendere questa strada.
Abbiamo cantato a squarciagola per ore le canzoni di Michele e preparato una coreografia a sorpresa da mostrargli.
Siamo state trattate come principesse dal personale del nostro hotel con ricche colazioni, pranzi e cene.
Abbiamo condiviso momenti speciali con Michele, conoscendo anche un altro lato di lui che attraverso uno schermo non traspare.
Per un po’ di giorni ci siamo dedicate a noi stesse, cercando di lasciare da parte telefono e tecnologia, perché con paesaggi mozzafiato e le amiche giuste tutto il resto era superfluo.
Ci è stato fatto uno dei regali più belli di sempre: un concerto in acustico di Michele, dove abbiamo pianto tantissimo e che ha suscitato in ognuna di noi emozioni fortissime.
Grazie a Marco che ci ha permesso di vivere questa esperienza.
Grazie a Michele che come sempre non ci delude mai.
Grazie ad Erika, Simone, Paso ed Helio che ci hanno insegnato tanto.
Grazie a tutti i tutor che ci hanno sostenute, sopportate ed aiutate come se fossimo le loro piccole figlie (soprattutto Diego e Sebastiano con le loro chiacchierate serali ed i loro abbracci).
Grazie a tutti gli istruttori e le insegnanti di inglese.
Grazie all’hotel Villetta Maria per averci ospitato.
Ed infine, ma non per importanza, grazie a Giorgia, Chiara ed Elisa, senza le quali non sarei riuscita a stare, e che mi hanno dimostrato che la distanza non conta nulla se ci si vuole bene veramente.
Partite per un summer camp, non ve ne pentirete.
Con affetto,
Teresa